Sommario :
Che cos’è l’Assegno Unico e Universale
Per i figli si fa di tutto, ma a volte i costi generali sono parecchi. Grazie all’Assegno Unico e universale, si può contare su degli aiuti in più: si intende, infatti, quella agevolazione sociale che arriva a rapporto mensilmente a tutte le famiglie con figli a carico, a seconda della disponibilità economica e della propria nota residenza. La detrazione è pensata per ogni figlio minorenne e maggiorenne fino ai 21 anni di età e varia a seconda di alcune condizioni, come vedremo in seguito.
Come funziona l’Assegno Unico e Universale?
Il contributo sociale INPS, come ogni altro, si basa sulla presentazione della domanda in aggiunta ad un reddito ISEE in corso di validità, o aggiornato secondo le tempistiche previste, entro la fine del mese di giugno. In assenza della dichiarazione dei redditi, l’importo versato sarà il minimo previsto.
Il reddito ISEE si può ottenere:
- rivolgendosi alla CAF
- facendo domanda online sul sito dell’INPS, accedendo in modo semplice con le proprie credenziali.
In base alla richiesta, per ogni figlio verranno versati dai 50 euro ai 200 euro mensili, in base all’analisi del reddito non superiore ai 46 mila euro circa. Nel 2025 qualcosa è cambiato e sono in arrivo delle novità. Ma esplora con noi di cosa si tratta, continuando nella lettura di questo articolo.
Chi può ottenere l’Assegno Unico e Universale?
Chi può beneficiare del pagamento dell'Assegno Unico e Universale? Esplora qui sotto le opzioni.
Le famiglie con uno o piú figli a carico, possono fare richiesta del contributo sociale:
- per ogni figlio minorenne a carico. Per i nuovi nati decorre dal settimo mese di gravidanza
- per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, che:
- frequenti un corso di formazione scolastica o attività professionale, o un corso di laurea
- svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annuali;
- sia registrato come disoccupato alla NaspI e in cerca di una attività presso i servizi pubblici per l’impiego;
- svolga il servizio civile universale.
- per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.
Le seguenti condizioni sono necessarie per ricevere l’aiuto, ricordando sempre di prestare attenzione alle scadenze e alla presentazione di tutti i documenti richiesti.
Quali sono i requisiti per l’Assegno Unico e Universale?
Questo aiuto in particolare è rivolto a tutti i cittadini genitori e lavoratori, che siano essi in rapporto di lavoro da:
- Dipendenti pubblici o privati
- Disoccupati con la NaspI
- Pensionati
- Con attività propria e fisco alto
Al momento della richiesta, dovranno presentare alcuni documenti generali, come il proprio contratto lavorativo che attesti la situazione in cui si trovano, con eventuali allegati, quali il luogo di residenza, cittadinanza e soggiorno.
Per quanto riguarda la nota di residenza o il domicilio, è valido per tutti i cittadini, sia in Italia che in uno stato diverso dell’Unione Europea, purché si sia in possesso di permessi come quello di soggiorno o di lavoro su territorio italiano, sia stato in passato residente in Italia per un periodo prolungato di tempo, o attesti di stare cercando attivamente lavoro sul territorio.
La domanda per l’Assegno Unico e Universale
Al momento della presentazione della domanda, il richiedente deve essere in possesso di tutti i documenti generali necessari e in linea con le date di scadenza.
Tutti possono presentare la domanda? Esplora con noi chi ne ha diritto e nota i casi particolari:
- Il padre o la madre, anche entrambi contemporaneamente, sia che vivano nello stesso nucleo familiare, sia in situazione di divorzio o separazione, indipendentemente da chi vive con i figli.
- Un tutore legale, del genitore o del figlio, in casi particolari.
- Il ragazzo stesso, l’importante che sia maggiorenne.
Il rapporto di bilancio è semplice: all’aumentare del reddito familiare, diminuisce la soglia di dati aiuti prevista, ma in generale si è fissata una soglia minima di 50 euro per figlio, tranne in casi particolari di disabilità o patologie generali gravi: in questo caso gli importi possono variare ogni anno.
Quando presentare la domanda per l'Assegno Unico e Universale
Tutte le domande per essere valide devono essere presentate sulla guida nel portale online dell’INPS, escluse quelle famiglie che già lo ricevevano l’anno precedente a quello corrente o quelli passati, a meno che non si sia modificata la situazione economica o familiare, come la nascita di un altro figlio o l’esclusione di uno dei membri, perché non rientra più nelle categorie o requisiti richiesti.
Nota bene che l’unico documento annuale da presentare è la situazione ISEE o del patrimonio aggiornata il prima possibile, per poter effettuare i controlli e gli eventuali pagamenti nel minor tempo possibile.
Quando pagano l’Assegno Unico e Universale?
Per tutte le domande presentate a marzo, aprile, maggio e giugno di quest’anno, verranno effettuati i pagamenti a partire da fine di questo mese corrente.
In particolare:
- A partire dal 20 giugno, inizieranno a ricevere l’importo tutte le famiglie con figli a carico che già ricevevano l’agevolazione sociale e alle quali non è variata la situazione economica o dei componenti del nucleo, rispetto al mese precedente di maggio.
- Per tutte le altre variazioni generali, si riceverà l’aiuto direttamente sul conto corrente entro fine giugno, inizio luglio.
Per consultare l’importo esatto, la data di arrivo del pagamento ed eventuali variazioni generali, basta semplicemente accedere all’area personale INPS tramite le proprie credenziali. La somma ricevuta, sarà inviata tramite bonifico sul conto corrente o a domicilio e sarà inviata una notifica non appena il processo sarà completato.
L'Assegno Unico e Universale prevede:
- Una quota base minima annuale per tutte le famiglie con reddito ISEE o del patrimonio superiore a 40.000 euro, inizialmente fissata a 50 euro per ogni figlio;
- Una quota variabile annuale, che aumenta progressivamente in base al reddito ISEE o patrimonio familiare. Nel 2022, la soglia ISEE per accedere al trattamento massimo era fissata a 15.000 euro.
Sono inoltre previste maggiorazioni specifiche in base al numero di figli, alla disabilità e per le famiglie monogenitoriali. Va evidenziato che:
- Gli importi dell'assegno e le soglie ISEE vengono rivalutati in analisi annuale in base all'indice ISTAT;
- L'importo unico dell'assegno non influisce sul reddito annuale ai fini fiscali.
Le variazioni del 2025 per l’Assegno Unico e Universale
Il 2025 vede diverse rivalutazioni degli importi previsti per l’Assegno Unico e universale, a causa dell’aumento dei costi rispetto al bilancio annuale. Queste variazioni generali e aumenti spettano comunque a chi ha un ISEE aggiornato per tempo, altrimenti si può ricevere solo l’importo minimo, senza poter valutare caso per caso la situazione economica della famiglia.
A partire aprile 2025:
- Aumenta a 200 euro per ogni figlio minorenne, se si presenta il reddito ISEE o patrimonio e questo non supera i 17 mila euro.
- Una base annuale di 57 euro circa, se invece si supera la soglia minima di reddito o non lo si presenta proprio.
Per non perdere gli arretrati, è necessario presentare la variazione e dichiarazione dei redditi entro il 30 giugno 2025.
Altre novità importanti da non trascurare sono ad esempio:
- L’aumento per figli a carico con disabilità.
- Il bonus sociale INPS per madri di età inferiore a 21 anni, come il Bonus Mamma 2025.
- La maggiorazione per il secondo percettore di reddito.
- L'aumento per i figli a carico successivi al secondo.
Scadenze da ricordare per l’Assegno Unico e Universale
Hai già presentato la tua richiesta ISEE tra gennaio febbraio e marzo o sei in ritardo con i tempi?
La prima data di scadenza era fissata da gennaio per fine febbraio, ma niente panico, c’è ancora un po’ di tempo!
Tutti i documenti possono essere inviati entro il 30 giugno, per ricevere la somma che ti spetta. È necessario inviare tutto entro la scadenza in modo che l’importo possa essere aggiornato per tempo e ricevere eventuali arretrati dei mesi precedenti, da gennaio a marzo, entro fine estate. Ciascun nucleo familiare riceverà una notifica al momento del bonifico, soprattutto nel caso in cui si siano effettuate, in analisi, delle modifiche.
Se si supera questa data, non si avrà diritto ad alcun rimborso unico annuale per le altre mensilità (cioè gennaio e febbraio, marzo e maggio).
Compatibilità con l’Assegno Unico e Universale
L’Assegno Unico e universale fa parte di quella categoria di aiuti guida dati alle famiglie con figli a carico ed è compatibile con altre agevolazioni che possono essere accumulate ogni anno a prescindere dal valore di ognuna.
Alcuni di questi bonus guida sono solamente regionali o comunali, come quello immobiliare, a seconda della propria nota residenza o situazione economica, mentre altri sono bonus INPS, esplora e nota quali puoi richiedere, a seconda dei requisiti specifici per ciascun aiuto:
- Il Bonus Asilo Nido: contributi per le famiglie con figli a carico di meno di 3 anni di età, a seconda del reddito o patrimonio.
- Il Bonus Bebè: contributi per le famiglie in dolce attesa.
- Il Bonus Mamma: contributi previsti dall’INPS, pensata per sostenere le lavoratrici madri con figli a carico.
È importante tenere a mente che la somma totale del pagamento, in analisi, dopo la domanda, non superi una determinata soglia, che potrebbe, in analisi, subire una variazione e andare ad aumentare il reddito unico familiare e portare a delle restrizioni o aggiustamenti in casi particolari.