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Che cos’è il Bonus Mobili
La Legge di Bilancio 2025 ha approvato nuovamente il Bonus Mobili ed Elettrodomestici, molto richiesto dagli italiani lo scorso anno.
Di che cosa si tratta? È uno sconto Irpef da utilizzare per gli acquisti relativi alla propria abitazione da ristrutturare o per manutenzione. Per quest’anno la spesa massima che si può raggiungere è di 5.000 euro, inclusi i costi per il trasporto e montaggio.
Rispetto agli anni precedenti il limite rimane lo stesso (anche se nel 2023 era più alto, pari a 8.000 euro). Per poter beneficiare della detrazione fiscale, il pagamento deve essere fatto tramite bonifico o carta, mentre non sono ammessi contanti o assegni.
In cosa consiste il Bonus Mobili?
L’agevolazione fiscale è pari al 50% delle spese sostenute negli anni dal 2021 al 2025, da ripartire in dieci quote annuali. Nel concreto:
- Importo di 16.000 euro nel 2021
- Importo di 10.000 euro nel 2022
- Importo di 8.000 euro nel 2023
- Importo di 5.000 euro nel 2024 e 2025
Per il 2025, la spesa massima a cui si può arrivare è quindi di 5.000 euro per ogni intervento di ristrutturazione o manutenzione, incluse pertinenze eventuali.
Lo scopo è quello di incentivare il rinnovo sul lato dell’edilizia e promuovere scelte d’acquisto più moderne ed efficaci.
Se stai sistemando una o più unità immobiliari, è il momento giusto per darle un nuovo look…approfittando di un bel risparmio sulle tasse!
La detrazione fiscale
La prima domanda che può nascere, per capire come funziona il Bonus Mobili, riguarda l'Irpef. Ma che cos’è? Si tratta di un’imposta che ogni persona paga allo Stato in base a quanto guadagna. Le detrazioni fiscali servono a ridurre questa tassa, togliendo una parte delle spese fatte durante l’anno.
Con il Bonus Mobili ed Elettrodomestici, si recupera il 50% delle spese per i beni mobili nuovi o elettrodomestici di grandi dimensioni, purché siano destinati a un immobile in ristrutturazione o manutenzione. Il rimborso avviene sotto forma di credito d’imposta, quindi scalato dalle tasse, risparmiando sul fisco.
Come richiedere il Bonus Mobili
Per ottenere il bonus, bisogna inserire le spese di intervento di recupero del patrimonio dell’edilizia, nella dichiarazione dei redditi, sia tramite il modello 730 che Redditi Persone Fisiche.
Il diritto alle detrazioni fiscali spetta solo a chi ha effettivamente sostenuto i grandi costi legati ai lavori di ristrutturazione o manutenzione dell’immobile: per esempio, se uno dei due coniugi ha pagato i lavori del recupero edilizio l’altro ha comprato i beni mobili, nessuno dei due potrà richiedere il bonus mobili, perché deve essere la stessa persona ad aver sostenuto entrambe le spese.
Il bonus per mobili e grandi elettrodomestici vale anche se, invece di detrarre direttamente le spese sostenute per i lavori, si è scelto di cedere il credito o ottenere lo sconto in fattura.
Come funziona il Bonus Mobili
Bisogna ricordare delle semplici regole per ottenere l’agevolazione, infatti non basta solamente comprare beni mobili o grandi elettrodomestici: in caso di intervento di ristrutturazione dell’immobile o recupero edilizio, i lavori devono essere già avviati, almeno dal 1° gennaio dell’anno prima rispetto a quando si acquista. Questa data va dimostrata, anche solo con una comunicazione al Comune, se previsto.
C’è anche un altro dettaglio importante: il bonus mobili si può applicare ad ogni singolo immobile interessato dai lavori o da manutenzione, comprese eventuali pertinenze di interventi. Quindi, se stai sistemando più unità immobiliari o parti comuni di un condominio, potresti ottenere più agevolazioni contemporaneamente.
Un’occasione perfetta per rinnovare arredi ed elettrodomestici, risparmiando e contribuendo a migliorare il patrimonio edilizio esistente.
Quali sono i requisiti del Bonus mobili
Vuoi sapere se hai le carte in regola per richiedere il bonus? Scopri le precisazioni dell’Agenzia delle Entrate.
Hai diritto al bonus mobili entro il 31 dicembre 2025, a patto che rientri nei seguenti requisiti:
- In caso di interventi di ristrutturazione dell’immobile e recupero edilizio di uno o più unità immobiliari, i lavori di manutenzione devono essere iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno prima dei tuoi acquisti.
- Gli interventi che effettuerai includono lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo (tutto documentato correttamente, se richiesto dal Comune).
- Per le coppie, in caso le spese per i lavori di manutenzione sono state sostenute da uno solo dei due coniugi, sarà solo quella persona a poter richiedere l’agevolazione.
Si può usufruire del bonus più di una volta solo se si fanno interventi su unità immobiliari diverse. Il limite di spese sostenute, infatti, vale per ogni singola abitazione su cui si interviene.
Tipologie di mobili che rientrano nella detrazione
Per quanto riguarda gli elettrodomestici devono essere rispettati determinati standard di classe energetica guida:
- Almeno classe energetica A per i forni;
- classe energetica E per lavatrici, lavasciuga e lavastoviglie;
- almeno classe energetica F per frigoriferi e congelatori.
Tra gli arredi che rientrano nel bonus troviamo ad esempio: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, oltre a materassi e lampade, i quali servono a completare l’arredamento della cucina, salotto o bagno, in caso di intervento di ristrutturazione della propria casa o recupero edilizio.
Restano invece esclusi porte, pavimenti (come il parquet), tende, tendaggi e altri oggetti acquistati per il bagno o decorazioni.
Nel calcolo delle spese totale sostenute, possono essere inclusi anche i costi per il trasporto e il montaggio, ma solo se acquistati pagando con le modalità previste, come bonifico, carta di debito o carta di credito.
Non si ha diritto al’agevolazione in caso di grandi immobili acquistati per la propria casa o appartamento privato.
Il bonus resta valido anche se gli arredi o gli elettrodomestici servono a sistemare una zona diversa dell’unità immobiliare oggetto dei lavori.
Per approfondimenti e novità in corso, è utile scaricare la guida sul portale dell’Agenzia delle Entrate.
Vantaggi del Bonus Mobili
Chi sta ristrutturando un immobile può ottenere il diritto alla detrazione fiscale Irpef del 50% per l’acquisto di beni mobili e grandi elettrodomestici per la casa, i quali devono rispettare i requisiti energetici. Il bonus è valido per gli acquisti che avvengono entro ill 31 dicembre 2025 (come previsto dall’Agenzia delle Entrate), ma solo se l’intervento di ristrutturazione o recupero edilizio è iniziato in data 1 gennaio dell’anno precedente rispetto alla data d’acquisto.
Il diritto alle detrazioni fiscali vengono suddivise in 10 rate annuali dello stesso importo e si calcola su una spesa massima che cambia a seconda dell’anno (5.000 euro per il 2024 e il 2025).
È necessario dimostrare la data di inizio dei lavori, in vari modi:
- Con permessi o comunicazioni previste dalla normativa edilizia;
- con la comunicazione all’Asl (nel caso fosse richiesta);
- con una dichiarazione sostitutiva firmata, come previsto dall’articolo 47 del Dpr 445/2000, nel caso non servissero autorizzazioni particolari.
Metodi di pagamento per il Bonus Mobili
Come si accede al bonus mobili?
È fondamentale ricordare che è necessario rispettare l’obbligo di tracciabilità del pagamento. I metodi di pagamento accettati per l’agevolazione sono:
- Pagamenti con bonifico
- Carta di credito
- Carta di debito
Non sono invece accettati, per esempio, assegni, contanti o altri metodi di pagamento non saranno ammessi.
Nel caso decidessi di pagare con bonifico (bancario o postale), non è necessario usare quello specifico previsto per il recupero dell’edilizia soggetto a ritenuta.
Una delle novità del bonus è la validità anche se acquistati tramite un finanziamento a rate, ma solo se la società finanziaria effettua il pagamento con le modalità corrette (bonifico o carta) e il contribuente conserva la ricevuta del pagamento come prova.
Quali documenti si devono conservare?
Per poter richiedere il bonus, è importante conservare alcuni documenti, come:
- La prova del pagamento: ricevuta del bonifico, ricevuta della transazione (per chi paga con carta di credito o debito) o il documento che mostra l’addebito sul conto corrente.
- Le fatture di acquisto, dove devono essere indicati le tipologie di beni o servizi, la qualità e la quantità.
- In alternativa alla fattura, va bene anche lo scontrino parlante, purché riporti il codice fiscale dell’acquirente e tutte le informazioni necessarie (natura, qualità e quantità del prodotto).
Seguendo tutte queste indicazioni, si può usufruire del diritto alle detrazioni fiscali anche per acquisti i quali devono essere fatti all’estero.
Elettrodomestici e documentazione ENEA
Se compri grandi elettrodomestici sfruttando il Bonus Mobili, devi inviare una comunicazione all’ENEA indicando la classe energetica e la potenza assorbita in kW.
Questo passaggio è necessario per alcuni apparecchi per la casa o bagno, tra cui, ad esempio:
- Forni
- Frigoriferi
- Lavastoviglie
- Piani cottura elettrici
- Lavasciuga
- Lavatrici
Per sapere esattamente cosa fare e trovare tutte le istruzioni e novità, consulta la sezione guida dedicata al diritto alle detrazioni fiscali sul sito ufficiale dell’ENEA.