Assegno di inclusione domanda

L’Assegno di Inclusione è un aiuto economico che sostituisce il Reddito di Cittadinanza, destinato a chi ha bisogno di supporto. Scopri come richiederlo tramite la domanda online INPS o con il supporto dei CAF, e tutto ciò che c'è da sapere per non perdere questo beneficio.

assegno-di-inclusione-domanda.jpg

Pubblicato il 23 ottobre 2025 , da Camilla Lucchesi

Tempo di lettura : 5 minuti

Sommario :

Come fare domanda per l’Assegno di Inclusione

L’Assegno di Inclusione è stato introdotto dalla Legge di Bilancio come beneficio economico per sostituire il Reddito di Cittadinanza, per favorire maggiore inclusione sociale e lavorativa alle persone e ai nuclei familiari più in difficoltà.

La domanda di ADI può essere presentata all’INPS:

  • in via telematica attraverso il sito INPS, accedendo con le proprie credenziali;
  • presso patronati;
  • presso i Centri di Assistenza Fiscale.

A seguito della presentazione della domanda per il beneficio, i dati verranno resi disponibili nella piattaforma di attivazione per l’inclusione sociale e lavorativa del Sistema Informativo di inclusione sociale e lavorativo (SIISL) dove il richiedente deve:

  • Registrarsi sulla piattaforma Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL) e sottoscrivere il patto di attivazione digitale del nucleo familiare (PAD), autorizzando espressamente la trasmissione dei dati relativi alla richiesta ai servizi sociali, ai CPI, alle agenzie per il lavoro e agli enti di intermediazione, nonché ai soggetti accreditati ai servizi per il lavoro.
  • Con la sottoscrizione del PAD del nucleo familiare viene effettuato l’invio automatico dei dati del nucleo familiare al servizio sociale del comune di residenza per l’analisi e la presa in carico dei componenti con bisogni complessi e per l’attivazione degli eventuali sostegni.
  • I beneficiari devono presentarsi per il primo appuntamento presso i servizi sociali entro 120 giorni dalla sottoscrizione del PAD del nucleo familiare. In assenza di convocazione da parte dei servizi sociali, qualora nei termini indicati non risulti avvenuto un primo incontro, l’erogazione è sospesa, per essere riattivata a seguito dell’incontro. Resta fermo che il nucleo beneficiario che non si presenta alle convocazioni da parte dei servizi, senza giustificato motivo, decade dalla misura.

Assegno di Inclusione: quando fare domanda

La domanda per il beneficio dell’Assegno di Inclusione può essere fatta, secondo la legge, in qualsiasi momento dell’anno e il richiedente, al momento della presentazione della domanda INPS, deve essere residente in Italia da almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo. Tuttavia prima si fa richiesta, prima puoi iniziare ad usufruirne: infatti sarà attivo dal mese successivo a quello in cui chi lo richiede sottoscrive il Patto di Attivazione Digitale (PAD), dove ci si impegna a svolgere il lavoro assegnato.

Il beneficio economico decorre dal mese successivo a quello di sottoscrizione, da parte del richiedente ADI, del Patto di attivazione digitale del nucleo familiare (PAD) all’esito positivo dell’istruttoria. Il beneficio è erogato, mensilmente, sulla carta di pagamento elettronica (Carta di inclusione o Carta ADI) per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi e può essere rinnovato, previa sospensione di un mese, per periodi ulteriori di 12 mesi. Allo scadere dei periodi di rinnovo di 12 mesi è prevista, sempre, la sospensione di un mese.

L'importo dell'ADI varia in base alla composizione del nucleo familiare, alla situazione abitativa e al reddito disponibile. La misura massima mensile prevede:

  • 500 euro al mese per nuclei familiari senza componenti minorenni o over 60;
  • 630 euro al mese per nuclei familiari con componenti con disabilità o di età superiore a 67 anni;
  • se il nucleo vive in affitto, un ulteriore contributo fino a 280 euro al mese.

Il beneficio economico non può essere inferiore ai 480 euro annui. Nei primi sei mesi del 2024 l’importo medio erogato dall’INPS per l’ADI è stato di 618 euro al mese, per un totale di 697.640 nuclei familiari.

Chi può fare domanda per l'Assegno di Inclusione

Ma quali sono i requisiti per fare domanda per l’ADI? Questo è riconosciuto, a richiesta di uno dei componenti del nucleo familiare, a garanzia delle necessità di inclusione dei nuclei familiari con componenti con disabilità, come definita ai sensi del regolamento di cui al decreto nonché dei componenti minorenni o con almeno sessant'anni di età, ovvero dei componenti in condizione di svantaggio e inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali certificati dalla pubblica amministrazione.

Il richiedente, al momento della presentazione della domanda, deve essere residente in Italia da almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo. Il requisito della residenza al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio è esteso ai componenti del nucleo familiare beneficiari della misura. Chi fa domanda può anche già disporre di altri bonus statali, come ad esempio l'Assegno Sociale.

La non variazione della residenza si intende interrotta in rapporto all'ipotesi di assenza dal territorio italiano per un periodo pari o superiore a due mesi continuativi, ovvero nella ipotesi di assenza dal territorio italiano nell’arco di 18 mesi per un periodo pari o superiore a quattro mesi anche non continuativi. Non interrompono la continuità del periodo, anche se superiori ai predetti limiti, le assenze per gravi e documentati motivi di salute.

Scopri a quanti aiuti statali hai diritto

Scopri tutti i tuoi aiuti ora!

Assegno di inclusione esito domanda

Per controllare lo stato dell'esito della domanda per l'Assegno di Inclusione, è necessario accedere alla propria area riservata online sul sito INPS, nella sezione dedicata all’ADI: La domanda si troverà inizialmente in stato “Acquisita”, mentre si trova in fase di controllo, in seguito alla quale sarà indicata come “Verificata salvo ulteriori controlli”.

Le domande per il beneficio che non superano questa fase saranno sottoposte a un controllo supplementare, per cui gli interessati devono presentare ulteriori informazioni relative ai requisiti di accesso.

Chi ha già compilato e inviato il patto di attivazione digitale (PAD) avrà la domanda salvata nello stato “Accolta salvo ulteriori controlli”. Mentre quando saranno stati fatti tutti i vari passaggi e controlli, solo in quel caso la richiesta risulterà “Accolta”.

La variazione dell'importo dell’Assegno di Inclusione si basa sul nucleo familiare e al valore ISEE. L’importo può essere di:

  • minimo 480 euro annui e massimo 6.500 euro annui, moltiplicati per la scala di equivalenza, a cui si possono aggiungere al massimo altri 3.640 euro annui per chi vive in affitto,
  • fino ad un massimo di 8.190 euro annui, moltiplicati per la scala di equivalenza, a cui si possono aggiungere al massimo altri 1.950 euro annui per chi vive in affitto, che spettano ai nuclei composti:
    • solo di persone di età pari o superiore a 67 anni;
    • da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza. 

Assegno di Inclusione: domanda “Acquisita” cosa significa

Come indicato sul sito ufficiale del Ministero del Lavoro, la richiesta per l’Assegno di inclusione inviata dal richiedente a primo impatto viene assunta come “Acquisita”, ciò significa che è ancora in fase di controllo, finché non supera la prima verifica istruttoria da parte dei servizi sociali.

In diversi casi, sulla piattaforma SIISL lo stato della domanda “Acquisita”, mentre sulla procedura ADI è presente lo stato specifico. È necessario quindi controllare il sito ufficiale dell’INPS per essere certi dell’esito.

Le richieste acquisite, ma che non superano i primi controlli, sono sottoposte a un ulteriore controllo e la domanda continuerà ad essere visualizzata come “Acquisita”, mentre nella procedura sarà vista come “Sospesa per supplemento istruttorio”.

Verifica domanda Assegno di Inclusione

La domanda per l’Assegno di Inclusione, è accolta dall'INPS, che quindi procede con il pagamento, dopo che l’esito è positivo e il richiedente ha firmato il Patto di Attivazione Digitale (PAD).

Per verificare lo stato della domanda, serve accedere all’area personale sul sito INPS, tramite le proprie credenziali, di identità digitale: cliccando sulla sezione “Accedi alla domanda”, si aprirà il pannello con la lista delle richieste presentate, la data di trasmissione, lo stato e il riepilogo di ognuna.

Dato che lo stato della richiesta può essere diverso a seconda dei controlli, cliccando sulla “i” a fianco, si potrà consultare l’esito dei controlli, e in caso positivo, anche il periodo e la data della ricezione dell’importo che si riceverà.

L’INPS contatterà ciascun nucleo familiare che ha fatto domanda, avvisando quando sarà possibile ritirare la Carta di Inclusione presso un qualsiasi ufficio postale, dove verrà caricato il montante che spetta.

Assegno di Inclusione: domanda accolta

Una volta che tutti i controlli sono stati effettuati e hanno avuto esito positivo, tramite ciascuna piattaforma, allora la domanda per l’Assegno di Inclusione risulta “Accolta” e successivamente lo stato cambierà in “Accolta in pagamento”.

Quando si vede questo tipo di esito, nell’area personale sul sito dell’INPS, significa che l’esito è positivo e risulta correttamente sottoscritto nel SIISL il Patto di Attivazione Digitale del nucleo familiare ed è quindi in questo momento che si può ottenere il beneficio economico, entro un mese dalla domanda.

Tuttavia, i requisiti di accesso all’ADI sono controllati ogni mese, quando si rinnovano di tanto in tanto i pagamenti, e i controlli sullo stato economico dei richiedenti, possono comportare la decadenza o la revoca della misura.

In caso di sottoscrizione del patto di servizio personalizzato entro 60 giorni dall'avvio dei componenti al centro per l'impiego ovvero presso i soggetti accreditati ai servizi per il lavoro. Nel caso di mancata sottoscrizione del patto di servizio personalizzato nei termini indicati, a causa della mancata convocazione da parte dei servizi competenti, l’erogazione del beneficio è sospesa. In caso di mancata presentazione alle convocazioni o sottoscrizione del patto di servizio personalizzato su richiesta dei servizi competenti, senza giustificato motivo, il beneficio economico decade.

Domanda Assegno di inclusione decaduta o sospesa: cosa fare

Le dichiarazioni false o l’omessa comunicazione di variazioni relative all’Assegno di Inclusione, comportano sanzioni penali, con pene da 1 a 6 anni di reclusione e la restituzione delle somme ricevute. In caso di omessa partecipazione al percorso di inclusione, il beneficio può essere sospeso. I beneficiari devono firmare un patto personalizzato per l’inclusione sociale e lavorativa e presentarsi periodicamente ai centri per l’impiego.

Sono previste sanzioni penali in caso di dichiarazioni false, di esibizione di falsa documentazione, di omessa comunicazione delle variazioni del reddito o del patrimonio o di altre informazioni dovute e rilevanti ai fini del mantenimento del beneficio. È prevista la decadenza dal beneficio e condanna alla restituzione di quanto percepito per chi è condannato in via definitiva. A seguito della revoca, il beneficiario è tenuto alla restituzione e l'INPS dispone l'immediata disattivazione della Carta di inclusione.

Scopri a quanti aiuti statali hai diritto

Scopri tutti i tuoi aiuti ora!

Scoprigratuitamentetutti i tuoi aiuti

Fai la simulazione

Contattaci

Vi risponderemo il prima possibile !

Contattaci

Vi risponderemo il prima possibile !