Come funziona la NASpI

Hai perso il lavoro e non sai da dove cominciare? Capire come funziona la NASpI è il primo passo per ripartire. Questa indennità di disoccupazione ti aiuta a gestire le spese mensili mentre cerchi una nuova occupazione, dandoti un po’ di respiro economico.

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Pubblicato il 07 novembre 2025 , da Camilla Lucchesi

Tempo di lettura : 5 minuti

Sommario :

Che cos’è e come funziona la NASpI

La Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego (NASpI) è una indennità mensile di disoccupazione per lavoratori con rapporto di lavoro subordinato, erogata dalla legge di Bilancio, in relazione a eventi di disoccupazione involontaria, sostituendo le precedenti prestazioni di disoccupazione ASpI e MiniASpI. 

È un aiuto economico mensile destinato alle persone che hanno perso involontariamente il lavoro, ovvero che sono state licenziate. La NASpI rappresenta il principale strumento di sostegno al reddito per chi si trova in stato di disoccupazione in Italia. La disoccupazione NASpI spetta dall'ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro. Viene corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive presenti negli ultimi quattro anni.

Ogni anno, l'INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) comunica l'importo massimo dell'indennità di disoccupazione NASpI attraverso una circolare specifica. Per l'anno 2025, l'assegno corrisponde al 75% della retribuzione media percepita e non può in nessun caso superare 1.550,42 euro

È inoltre importante notare che la NASpI i contributi del 3% ogni mese, a partire dal sesto mese per i lavoratori sotto i 55 anni e dall'ottavo mese per quelli sopra i 55 anni. Questo meccanismo di riduzione è stato introdotto per incentivare la ricerca di un nuovo impiego durante il periodo di fruizione della NASpI.

Come funziona la NASpI e a chi è rivolta

Abbiamo visto quindi come funziona la NASpI, che spetta all'ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro: questa sarà concessa al beneficiario ogni mese per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive presenti negli ultimi quattro anni.

La NASpI è concessa a coloro che soddisfano contemporaneamente i seguenti requisiti, come:

  • Essere in stato di disoccupazione da giorni, a seguito di una perdita involontaria del lavoro, con l'obbligo di presentare la Dichiarazione di Immediata Disponibilità 
  • Aver versato almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti l'inizio del periodo di disoccupazione.
  • I lavoratori assunti con contratto di lavoro subordinato (a tempo determinato o indeterminato) che hanno perso involontariamente il lavoro.

Sono inclusi gli apprendisti, i soci lavoratori di cooperative con un rapporto di lavoro subordinato, il personale artistico con un rapporto di lavoro subordinato, i dipendenti a tempo determinato delle amministrazioni pubbliche e gli operai agricoli a tempo indeterminato, dipendenti di cooperative e consorzi che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici.

Come funziona la NASpI e quanto dura

La NASpI viene recapitata mensilmente a ciascun beneficiario, una volta che sono stati verificati tutti i requisiti necessari, per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contributi degli ultimi quattro anni, quindi fino ad arrivare ad un massimo di 24 mesi.

Da quando ho diritto a percepire l’indennità? La disoccupazione NASpI spetta a partire:

  • Dall'ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda viene presentata entro otto giorni. Dal giorno successivo alla presentazione della domanda, se presentata dopo gli otto giorni successivi alla cessazione dei contributi, ma entro i termini di legge.
  • Dall'ottavo giorno successivo al termine del periodo di maternità, malattia, infortunio sul lavoro/malattia professionale o preavviso, se la domanda viene presentata entro otto giorni. Dal giorno successivo alla presentazione della domanda, se presentata dopo gli otto giorni, ma entro i termini di legge.
  • Dal trentottesimo giorno successivo al licenziamento per giusta causa, se la domanda viene presentata entro il trentottesimo giorno. Dal giorno successivo alla presentazione della domanda, se presentata oltre i 38 giorni successivi al licenziamento, ma entro i termini di legge.

Con riferimento agli eventi di disoccupazione, la retribuzione media è superiore al predetto reddito annuo, la misura della prestazione è pari al 75% dell’importo di riferimento (1.436,61 euro per l'anno 2025) sommato al 25% della differenza tra la retribuzione del reddito medio mensile e il suddetto importo. In ogni caso l’importo dell’indennità non può superare un limite massimo individuato con legge pari per il 2025 a 1.562,82 euro.

La NASpI si riduce del 3% ogni mese, dal 4° mese, come a decorrere:

  • dal primo giorno del sesto mese di fruizione per i beneficiari che abbiano meno di 55 anni di età;
  • dal primo giorno dell’ottavo mese di fruizione nel caso in cui il beneficiario abbia compiuto il quarantacinquesimo anno di età alla data di presentazione della domanda.

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Come funziona la domanda per la NASpI

Per ottenere il bonus NASpI è necessario essere disoccupati, aver perso il lavoro in modo non volontario, e aver accumulato almeno 13 settimane di contributi negli ultimi 4 anni. Puoi presentare la domanda solo dopo la chiusura del rapporto di lavoro. Inoltre, sono richieste almeno 30 giorni lavorativi effettivi nei 12 mesi precedenti la domanda.

La domanda per il bonus NASpI va presentata all’INPS, per legge, entro 68 giorni dalla fine del rapporto di lavoro. È possibile presentare domanda:

  • online, tramite il portale INPS con SPID, CIE o CNS.
  • tramite un patronato.
  • oppure contattando il call center (803 164 da rete fissa o 06 164 164 da mobile).

Una volta accettata la domanda, l’indennità verrà versata a chi ne ha diritto mese per mese. Chi vuole avviare una nuova attività imprenditoriale può richiedere l’intero importo in un’unica soluzione. Anche se non è cumulabile con il Bonus SAR, la NASpI resta uno dei sostegni al reddito più efficaci per i lavoratori disoccupati.

Anche se non è cumulabile con il Bonus SAR, la NASpI resta comunque uno dei sostegni al reddito più efficaci per i lavoratori disoccupati.

Come funziona il calcolo per la NASpI

La NASpI corrisponde al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali percepita dal lavoratore negli ultimi 4 anni, se la stessa è inferiore all’importo minimo (1.436,61 euro per il 2025). Se invece è superiore al massimale previsto, è pari al 75% dell’importo di riferimento annuo sommato al 25% della differenza tra la retribuzione media mensile e tale importo.

In pratica si prende la retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi 4 anni, divisa per il totale delle settimane di contribuzione e moltiplicata per il coefficiente numerico 4,33. La retribuzione di riferimento per calcolare la prestazione da erogare è pari a 1.436,61 euro per il 2025.

L'importo della disoccupazione NASpI varia in relazione all'ammontare del reddito percepito nei quattro anni precedenti la domanda di disoccupazione.

Se il reddito percepito è inferiore all'importo di riferimento stabilito dalla legge e reso noto ogni anno dall'INPS con circolare pubblicata sul sito, l'importo della NASpI è pari al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni.

Se, invece, la retribuzione media è superiore all'importo di riferimento annuo, la NASpI è invece pari al 75% dell'importo di riferimento annuo sommato al 25% della differenza tra la retribuzione media mensile e il suddetto importo.

A partire dal 91esimo giorno, all’indennità si applica una riduzione del 3% per ciascun mese.

Come funziona la NASpI: compatibilità

La NASpI prevede la compatibilità con il rapporto di lavoro subordinato e con l’esercizio o gestione di un’attività autonoma o parasubordinata, purché il reddito annuo derivante dall’attività lavorativa: 

  • non superi euro 8.500 nel caso di lavoro subordinato ed in caso di attività propria; 
  • sia inferiore a euro 5.500 nel caso di lavoro autonomo o impresa individuale. 

In tutti i casi l’interessato ha l’obbligo di comunicare all’INPS, a pena di decadenza, entro 30 giorni dall’inizio dell’attività lavorativa, il reddito annuo presunto e la prestazione sarà ridotta nella domanda dell’80% del reddito previsto.

Il termine per la presentazione della domanda è sospeso in variazione ai seguenti casi, come:

  • Maternità: se avviene entro circa 60 giorni dalla cessazione del contratto di lavoro, la NaSpI é sospesa per l'intera durata della maternità e riprenderà solo per il tempo residuo, al termine del periodo.
  • Malattia o infortunio: se entro circa 60 giorni dalla fine del contratto di lavoro indeterminato, il beneficiario ha un infortunio sul lavoro o resta in malattia, il termine ultimo per fare richiesta della disoccupazione si sospende per l’intera durata e riprenderà soltanto per la parte che rimane, quando finisce l'infortunio o il periodo di malattia.

Chi attraversa un periodo di disoccupazione in Italia può contare su diverse misure di supporto al reddito e servizio contributivo, pensati per aiutare i lavoratori rimasti senza occupazione. I principali bonus disoccupati, come la NASpI, il DIS-COLL o il recente Bonus SAR, rappresentano delle vere e proprie indennità di disoccupazione che, per alcuni mesi, permettono di affrontare le spese quotidiane in attesa di una nuova opportunità lavorativa.

Ricorda di:

  • Presentare la domanda entro 68 giorni dalla fine del rapporto.
  • Iscriverti al Centro per l'Impiego.
  • Verificare sul portale INPS l'esatto importo che ti spetta.

Con queste informazioni alla mano, potrai affrontare il periodo di transizione con maggiore serenità, sapendo esattamente a quali aiuti hai diritto e come ottenerli. Ricorda che la tua retribuzione media mensile e i contributi versati negli ultimi anni influenzeranno l'importo NASpI che ti spetta. Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti o assistenza, puoi consultare il portale INPS o il Centro per l’Impiego.

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