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500 euro per chi beneficia dell’Assegno di Inclusione
Per chi beneficia o ha richiesto l’Assegno di Inclusione, si è visto sospendere temporaneamente, dopo i primi 18 mesi, il pagamento. L’ADI è quella agevolazione economica nazionale a sostegno di tutti quei cittadini italiani maggiormente svantaggiati, in condizione di povertà o emarginazione sociale, per favorire una maggiore integrazione sociale e l’inserimento nel mondo del lavoro delle persone più in difficoltà, promuovendo la formazione e l’attivazione di misure per migliorare le condizioni di vita dei beneficiari. Dopo questo fatto, è stata proposta una nuova misura di legge, che consente il rimborso per quel mese di sospensione prima del rinnovo dell’Assegno di Inclusione, per altri 12 mesi.
A differenza dell’Assegno Sociale, una forma di assistenza rivolta esclusivamente a cittadini over 67 con reddito basso o assente. la domanda per l’ADI è legata a requisiti familiari e patrimoniali (come l’ISEE), mentre l’Assegno Sociale si basa sui redditi individuali e richiede una residenza stabile in Italia da almeno 10 anni.
Per richiedere la misura dell’ADI è necessario rientrare in tutti i requisiti, come il reddito, la cittadinanza e il nucleo familiare, ed aderire ad un percorso personalizzato di formazione, lavoro e politiche sociali del lavoro professionale, secondo la legge istituita dall’ultimo decreto emanato dal Ministero del Lavoro.
È stato anche nominato Bonus Ponte 2025 e, dopo l’ultimo pagamento, molte famiglie hanno già iniziato a percepirlo: questo bonus da 500 euro è una tantum, significa cioè che non verrà erogato ogni mese e non si aggiungerà all’importo dell'Assegno di Inclusione che già si percepisce. Da novembre in poi, le famiglie torneranno a percepire l’Assegno di Inclusione originario, senza integrazioni.
Bonus 500 euro assegno di inclusione: a chi spetta?
Con il tempo, sono stati aggiornati i requisiti per l’Assegno di Inclusione, tra cui ad esempio il reddito ISEE, senza invece modificare quelli di cittadinanza e residenza del nucleo familiare, tuttavia per beneficiare del bonus extra di 500 euro, le condizioni sono un po’ differenti. Il nucleo familiare deve infatti avere:
- Un ISEE valido, non superiore a 10.140 euro.
- Il reddito familiare non superiore a 6.500 euro.
- Un valore del reddito non superiore a 8.190 euro all’anno, a seconda se la famiglia è formata da persone di età non inferiore a 67 anni e da eventuali altri familiari in condizione di disabilità grave e di non autosufficienza.
- Il reddito familiare non superiore a 10.140 euro se la famiglia ha casa in affitto.
Anche la misura patrimoniale deve soddisfare determinati limiti:
- Il patrimonio immobiliare, esclusa la prima casa, non superiore a 30.000 euro. La propria abitazione è esclusa dal calcolo fino a un massimo di 150.000 euro.
- Il patrimonio mobiliare (come ad esempio dati sui risparmi o investimenti) non superiore a 6.000 euro.
Alcuni ulteriori casi sono invece esclusi dal bonus, come ad esempio:
- Le famiglie che non hanno terminato i 18 mesi.
- Coloro che non hanno fatto domanda di rinnovo dell’Assegno di Inclusione all’INSP o non hanno i requisiti richiesti.
- I nuclei familiari che non hanno l’ISEE aggiornato o non si sono presentati alle convocazioni dei servizi sociali.
Chi fa richiesta dei benefici deve trovarsi in questa condizione al momento della domanda o del rinnovo e per tutta la durata del beneficio erogato:
- Essere cittadino dell’Unione Europea o familiare di cittadino UE con diritto di soggiorno.
- Essere cittadino di un Paese terzo in possesso del permesso di soggiorno UE.
Bonus 500 euro assegno di inclusione: l’importo
In generale, l’importo extra a cui hanno diritto le famiglie non può superare la somma di 500 euro: questo per rendere la misura uguale per tutti e restituire a ciascun nucleo familiare esattamente ciò che gli spettava, senza introdurre disparità o importi standardizzati.
Il contributo non è una somma aggiuntiva rispetto a quanto ammonta l’Assegno di Inclusione, bensì il rimborso del mese sospeso, calcolato sulla base della rata ordinaria.
La somma varia a seconda quanto si percepisce, ad esempio:
- Chi riceve 500 euro come Assegno di Inclusione, otterrà il bonus 500 euro per intero.
- Chi percepisce 420 euro, riceverà 420 euro.
- Chi 280 euro, riceverà 280 euro.
L’ADI, in generale, prevede un importo pari a 480 euro annui circa, con delle varianti in base alla composizione del nucleo familiare, del patrimonio e sulla presenza di un contratto di locazione.
La somma è calcolata come integrazione al reddito fino a un massimo di:
- 6.000 euro annui, per i nuclei familiari standard.
- 7.560 euro all’anno, nel caso in cui tutti i componenti del nucleo abbiano almeno 67 anni di età, oppure siano over 67 accompagnati da familiari con disabilità grave o non autosufficienti.
A questo si aggiunge un contributo per pagare l'affitto, dati calcolati sulla base del canone annuale precisato nel contratto di locazione. Il contributo massimo può essere:
- Non superiore a 3.640 euro annui, per i nuclei familiari standard.
- Non superiore a 1.950 euro annuale, per il componente over 67 con conviventi disabili gravi o non autosufficienti.
Bonus 500 euro assegno di inclusione: la domanda
Non è necessario fare domanda per il bonus 500 euro assegno di inclusione: il bonus ponte in viene accreditato in automatico dall’INPS, quando viene accettata la domanda di rinnovo dell’Assegno di Inclusione. Viene verificato se ciascuna famiglia è ancora in possesso dei requisiti che consentono di fruire anche del bonus e successivamente viene accreditato ciascun importo, a seconda di quanto viene percepito.
Presentare domanda per l’assegno di inclusione è un’attività che richiede alcuni passaggi fondamentali, definiti dalla legge che disciplina la misura. Il processo si svolge interamente online e si articola in più fasi, da completare entro i tempi previsti, soprattutto in caso di variazione della situazione familiare o reddituale nel corso dell’anno.
Il primo passo consiste nell’accedere alla piattaforma SISS (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa), realizzata dal Ministero del Lavoro per facilitare l’inclusione sociale e lavorativa dei beneficiari. L’accesso è possibile tramite credenziali digitali riconosciute:
- SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale)
- CIE (Carta d'Identità Elettronica)
- CNS (Carta Nazionale dei Servizi)
Se il nucleo familiare non ha subìto cambiamenti, non è necessario iscriversi nuovamente al portale, né firmare un nuovo Patto di Attivazione Digitale.
Bonus 500 euro assegno di inclusione: quando arriva
L’Assegno di Inclusione è attivo a partire dal mese successivo al momento della firma del Patto di Attivazione Digitale (PAD) del nucleo familiare, in caso di esito favorevole.
Con la sospensione momentanea dell’Assegno di Inclusione, è nata la necessità di prevedere un bonus che potesse offrire un’indennità una tantum in attesa della ripresa del pagamento. Il primo accredito, da parte dell’INPS, è avvenuto ad agosto di quest’anno in contemporanea al pagamento della prima mensilità dell’AdI dopo la sospensione.
La presentazione della domanda per il rinnovo del pagamento dell’Assegno di inclusione sospende l’indennità anche alle altre famiglie che, fino ad ottobre, termineranno di ricevere le prime 18 mensilità.
Il pagamento avverrà direttamente sulla Carta di Inclusione, alla prima mensilità possibile, comunque non andando oltre dicembre 2025.
Bonus 500 euro assegno di inclusione: le modifiche
Per i nuclei familiari a cui è stato sospeso l’Assegno di Inclusione, i primi 18 mesi di erogazione si sono conclusi con il pagamento della somma di giugno: a luglio non era previsto alcun accredito e come già è successo con il rinnovo del Reddito di cittadinanza, la sospensione crea un vuoto di entrate tra un ciclo di pagamenti e il successivo.
Mentre per tutto il mese di agosto, le famiglie non hanno percepito alcuna indennità, e solamente a settembre si è iniziato a percepire nuovamente l’Assegno di inclusione per la prima delle successive 12 mensilità.
Può essere che uno o più componenti del nucleo familiare inizino un’attività lavorativa mentre percepiscono l’Assegno di inclusione. In questo caso, la variazione del servizio non avviene automaticamente, ma è necessario conoscere alcune condizioni. Se un membro della famiglia dovesse avviare un’attività di lavoro dipendente, il nuovo reddito percepito non viene considerato, fino a un massimo di 3.000 euro lordi all’anno. L’altra parte viene conteggiata per il ricalcolo dell’importo, e solo dal mese successivo a quello in cui è avvenuta l’assunzione. Se invece avviene una variazione di un’attività autonoma o imprenditoriale, in forma individuale o associata, si deve inviare una comunicazione preventiva all’INPS, entro il giorno prima dell’inizio dell’attività, altrimenti si perde il beneficio del servizio. A partire dal terzo mese, il beneficio viene rivalutato in base al reddito conseguito. Il beneficiario deve quindi comunicare all’INPS il reddito percepito, per permettere il ricalcolo dell’importo.
Se tu o la tua famiglia rientrate in queste tipologie, riceverete il bonus 500 euro straordinario direttamente sulla carta elettronica prepagata sulla quale si percepisce l’Assegno di Inclusione: il contributo economico dell’ADI viene erogato infatti attraverso una carta elettronica ricaricabile chiamata “Carta di Inclusione” attraverso la quale, si possono tracciare tutti i versamenti.



